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Per me non è facile spiegare appieno questa disciplina (se così può chiamarsi), o meglio, questo processo di consapevolezza. Ci provo mettendo un po’ del mio, un po’ di quello che mi hanno tramandato ed insegnato. Nel corso della vita, per varie questioni, si tende a dimenticare la nostra vera identità. Come se in qualche modo, inconsapevolmente, ci siamo “messi i panni” di qualcuno che ci somiglia molto. Non si vede più il mondo come è realmente, ma lo si vede essenzialmente come siamo noi. E questa è una realtà che ci siamo creati con il tempo; modellata da persone, cose e situazioni che abbiamo incontrato sulla nostra via. Questa realtà creatasi, è determinata da un sistema personale di credenze, che agiscono come un filtro, determinando la nostra percezione dell’ambiente intorno a noi. Quindi possiamo affermare che spesso, il nostro Subconscio, è come un campo minato di convinzioni limitanti ed antiche che non sono…

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Se non sai di cosa sto parlando, dai un’occhiata all’articolo precedente dove introduco come si svolgono gli incontri che faccio. La Kinesiologia Applicata rientra nelle cosiddette terapie alternative. Il fondatore di questa disciplina fu un chiropratico statunitense, George Joseph Goodheart Junior (1918-2008). La Kinesiologia Applicata nasce nel 1964, con un articolo scritto dallo stesso fondatore, dove riportava tutti i risultati ottenuti dopo anni di approfonditi studi e ricerche. Goodheart introdusse la relazione che c’è tra muscolo e meridiano, che è la base della Kinesiologia Applicata. Secondo quest’ultima, la salute è determinata dall’equilibrio di tre fattori, rappresentati graficamente da un triangolo i cui lati rappresentano un determinato sistema del corpo umano. Ogni sistema è in relazione con gli altri due, li influenza e viene influenzato da essi. La base del triangolo è il sistema strutturale (articolazioni e muscoli, colonna vertebrale, piedi e bocca); il lato di sinistra è in relazione con…

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E’ una domanda che mi sento fare spesso: “ma scusami, alla fine non ho capito, di cosa ti occupi?”. Fosse semplice spiegarlo… non tanto perché è una cosa difficile e lunga, quanto perché la spiegazione di alcune discipline, il più delle volte è opera di convincimento. Alcune persone non sono mai troppo convinte che il nostro corpo ci mandi segnali e che quei segnali sono preziosi. Oppure che oltre la nostra pelle e le nostre ossa ci sia un’anima profonda che ha addirittura un nome. La società, le religioni e le culture, ovvero le credenze che negli anni l’uomo ha costruito per dare un senso alla vita e alla morte, ormai sono impiantate in noi, proprio come radici. E queste radici profonde è difficile sradicarle per poterle reindirizzare in un altro verso, dove magari hanno più libertà. “Ma sei una dottoressa allora?” No, la laurea in medicina è un sogno…

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