Sì, l’ho fatto. Dopo un anno ho cliccato su “aggiungi nuovo articolo”, con decisione, fermezza e le idee poco chiare.
Il periodo è stato ed è interessante per tutti, anche per me. Non mi sento di condividere saperi e consapevolezze in ambito spirituale ultimamente, piuttosto le condivido sulle erbe e i medicamenti naturali.
Per questo motivo mi sono fermata e, ascoltando il vorticoso cambiamento in me e fuori di me, mi sono interrogata.
Tante volte queste domande non hanno ricevuto risposta, altre volte le risposte sono arrivate più lampanti che mai.
Ho capito, e compreso, che questo momento è sacro e stare in decoroso silenzio è tutto ciò che Dio mi chiedeva. E io ho eseguito gli “ordini”.
Con questo nuovo articolo non preannuncio il mio ritorno al 100%, ma voglio invitarti caro lettore e lettrice a stare in silenzio. Ad ascoltare quello che viene e quello che va, a captare ogni minimo segnale e farne davvero un dono Divino. In momenti così, le persone se ne vanno creando vuoti incolmabili (secondo la mente) e tu starai in silenzio ad ascoltare il dolore a sentirlo tutto, permettendoti di piangere, urlare e ridere. L’esternazione del dolore è una pulizia che ti permette di ripulire la Tua “stanza” e di addobbarla a festa per chi arriva ed è nuovo.
Tutto è un ciclo. Tutto scorre e tutto cambia.
Il silenzio ti permette di avere lucidità sul flusso e guardarlo con gli occhi di Dio.
Perché sì, noi siamo stati creati a Sua immagine e somiglianza.
Atma Namaste