Samhain

Samhain

La notte del 31 ottobre si festeggia Samhain. E con lei apriamo le danze a una vera e propria trasformazione interiore.

“Ma che siamo impazziti? Non me l’aspettavo da te Laura… credi in queste cose come quell’americanata di Aluiin (stava per dire Halloween, ve lo giuro)”

Quante volte mi è stato detto, ripetuto, incalzato, evidenziato, ammonito.
Ormai non le conto neanche più.
Pensando di dire una cosa buona e giusta per il Signore, in una frase hanno detto un sacco di cavolfiori.

Infatti ora mi rivolgo a te, che sei arrivat* fino alla nona riga di questo articolo senza pensieri giudicanti (vero?!).
Bene, è evidente che sei un passo in avanti!
Che vuoi cambiare, o magari il cambiamento già lo stai vivendo e vuoi solo delle spiegazioni.

Ma ora, vorrei spiegarti a grandi linee, su cosa bisogna concentrarsi.
Perché sì, bisogna sapere per indirizzare al meglio le energie per il cambiamento.
Oppure, anche solo per sapere a che punto ti ritrovi, o se lo stai facendo nel modo corretto.

Novembre porta con sé una miriade di simboli, a partire dal tanto odiato e discusso segno dello Scorpione.
Questo, come animale totem, porta in sé un’amara ma potente Medicina.
Il dolore che infligge ha un senso, una lezione ben precisa, un dono.
Esso fa semplicemente pulizia.
E noi non lo apprezziamo.

In astrologia, cade in un momento ben preciso, a novembre, non a maggio o luglio.
E già questo ci aiuta a collegare il tutto.
Tra la bilancia, che cerca equilibrio, e il sagittario che ci dà spinta e coraggio, troviamo lui: la morte.

“Sì vabè, ora questa parla pure di morte?!”
ALT !!!

Quando parlo di morte è intesa come trasformazione. E’ un po’ il concetto di buttare giù una casa pericolante per costruirne una più solida nello stesso posto.
Questa è la morte.
Come in ogni cosa, il cambiamento è doloroso, ma necessario.

Ritroviamo lo scorpione anche nei tarocchi con il XIIIesimo arcano maggiore: la carta della morte.
Anche qui la simbologia è vasta.
Un cavaliere fatto di ossa è in groppa ad un cavallo bianco. Dietro di essi troviamo un re disteso a terra, apparentemente morto. In alcune tipologie di tarocchi invece del corpo intero ci sono delle parti, come gli arti, il capo, e vari accessori come scettro e corona.
Sullo sfondo si scorge il sole.
Il cavaliere in mano tiene ben salda la falce.
E qui si aprirebbe un mondo, come direbbe uno dei miei insegnanti.

Per ultimo, la simbologia della sequenza delle feste religiose e non, ha comunque un significato davvero potente.

Si apre il tutto con la festività pagana Samhain, per poi continuare i giorni seguenti con la festa religiosa dei Santi e dei morti.
La speranza che tutto possa andare meglio, è viva e vigile in noi.
Nel profondo lo sappiamo per certo che siamo l’Anima, ma in alcuni casi continuiamo a trattenere molte cose futili della nostra vita.
Quando, invece, bisognerebbe ascoltare il ritmo della Natura.
Solo così impareremmo a far cadere le foglie e a spogliarci.

Anche perché è solo spogliandoci dalle cose inutili che possiamo trasformarci in un albero ancora più bello e forte nella primavera che verrà.
I nostri fiori saranno invidiabili, ma non li terremo mai solo per noi.
Il dolore serve ad apprezzare e condividere i momenti di gioia e felicità con altri.

E allora, tu sei pront* a condividere i tuoi fiori questa primavera?

Namaste